Se soffri di stitichezza e mangi arance attenzione a questo effetto sul tuo intestino

Chi soffre di stitichezza spesso cerca rimedi naturali per promuovere la regolarità intestinale senza ricorrere immediatamente a farmaci. Le arance, tra i frutti più consumati durante l’inverno, vengono frequentemente consigliate contro la costipazione per il loro ricco contenuto di fibre e acqua. Tuttavia, è fondamentale conoscere gli effetti reali che questo agrume può avere sull’intestino, specialmente se si soffre già di stitichezza cronica o di disturbi intestinali associati.

Composizione nutrizionale delle arance e meccanismi sull’intestino

Le arance apportano una combinazione di fibre solubili e insolubili: la polpa racchiude soprattutto fibre solubili, capaci di formare un gel viscoso che favorisce l’ammorbidimento e il transito delle feci nell’intestino. Questo tipo di fibra risulta particolarmente efficace nei casi di stitichezza occasionale, dove spesso una dieta povera di fibre e scarsa idratazione ne rappresentano la causa principale.
Le fibre insolubili invece, presenti soprattutto nelle membrane bianche e nella buccia, contribuiscono ad aumentare il volume delle feci stimolando la motilità intestinale e accelerando l’evacuazione. Le arance garantiscono anche un apporto idrico rilevante (oltre l’80% del frutto è costituito da acqua), avvantaggiando l’idratazione intestinale e riducendo il rischio di feci dure e compattate.

Effetti positivi: quando le arance aiutano la regolarità

Oltre al connubio tra fibre e acqua, le arance contengono un flavonoide denominato naringenina, dotato di proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e, secondo recenti studi, di un leggero effetto lassativo. Questo fitocomposto sembra stimolare la peristalsi intestinale, ovvero la naturale attività muscolare che spinge i residui lungo il colon, contribuendo così ad alleviare i sintomi di stitichezza lieve o di tipo funzionale. L’azione della naringenina può essere particolarmente utile in presenza di una stipsi funzionale, non correlata a patologie organiche dell’apparato digerente.
La regolare introduzione di arance nella dieta può quindi favorire la corretta evacuazione e prevenire episodi di stitichezza transitoria, a patto di associarle a un consumo adeguato di liquidi e a uno stile di vita attivo. Nei soggetti in salute, questo frutto si comporta come un alleato della motilità intestinale, soprattutto se consumato intero (polpa e membrane bianche) piuttosto che come spremuta, dove parte delle fibre viene eliminata.

Attenzione agli effetti collaterali: quando le arance possono peggiorare i sintomi

Sebbene le arance siano per molti un valido rimedio naturale in caso di stitichezza, in alcune circostanze è necessario fare attenzione: l’elevata acidità del frutto può irritare le mucose intestinali, soprattutto nel caso di intestino sensibile o presenza di colite. In questi casi, il consumo di arance può portare a:

  • Aumento dell’irritazione e dell’infiammazione delle mucose intestinali;
  • Comparsa di dolori addominali e crampi;
  • Accentuatione di gonfiore e meteorismo, specialmente se vengono consumate grandi quantità di fibre insolubili presenti nella buccia o nelle membrane bianche;
  • Rischio di diarrea, se la motilità intestinale viene eccessivamente stimolata in individui già predisposti.

Per persone affette da colite, sindrome dell’intestino irritabile o altre condizioni infiammatorie croniche dell’intestino, è preferibile valutare attentamente la quantità e la modalità di consumo delle arance, privilegiando sempre l’ascolto del proprio organismo e il parere di un professionista.
C’è inoltre da ricordare che, a differenza di altri agrumi come limoni e mandarini (che hanno spiccate proprietà astringenti), le arance rappresentano un’eccezione positiva rispetto all’effetto generale di questa categoria di frutta nei confronti della stitichezza.

Consigli pratici per sfruttare al meglio i benefici delle arance nella dieta

  • Consumate le arance intere e non solo come spremuta: la polpa e le membrane bianche forniscono la maggior parte delle fibre benefiche.
  • Assicuratevi di introdurre sufficiente acqua durante la giornata, per evitare che le fibre si compattino e aggravino la stitichezza invece di migliorarla.
  • Evitate di esagerare con le quantità, per non rischiare fenomeni di gonfiore e meteorismo, soprattutto se l’intestino è già delicato o sofferente per altre patologie.
  • Se notate peggioramenti dei sintomi (dolori, crampi, diarrea o peggioramento del gonfiore), riducete il consumo di arance e consultate un medico: la risposta individuale al frutto può variare notevolmente.
  • Affiancate il consumo di arance a una dieta varia e ricca di fibre provenienti anche da cereali integrali, legumi, verdure e altra frutta per ottenere un effetto regolarizzante completo.

In definitiva, le arance possono essere preziose per promuovere la regolarità intestinale grazie al loro contenuto bilanciato di fibre, acqua e composti funzionali. Tuttavia, è importante non trascurare i possibili effetti collaterali che, in presenza di sensibilità intestinale o colite, possono aggravare i sintomi anziché mitigarli. L’ascolto di segni e sintomi, insieme a una dieta equilibrata e personalizzata, rappresenta la strategia migliore per favorire la salute intestinale senza rischi.

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